Submitted by Anonymous (not verified) on Thu, 17/02/2011 - 15:20
La BOXE in EUROPA ha diversi organismi di regolamentazione. Dovrebbe essere chiaro a tutti che le società professionistiche, non centrano nulla con approvazioni di tipo governativo o con le affiliazioni." . Quindi in sostanza é giusto che un pugile, quando smette di fare il dilettante/amatore e decide di provare a fare questo mestiere dovrebbe sentirsi libero di lavorare nei circuiti o sigle che gli offrono maggior lavoro, sicurezza e magari profitto, Il vero pugilato professionistico è oggi a livello mondiale un enorme e scaltro business, questo fa si che i pugili che non rappresentano un capitale o utili, vengono lasciati " fuori dal giro " rimanendo cosí senza match e salari. Un pugile professionista che si è ritirato ora ha l'opportunità di tornare a combattere senza andare di fronte al boxing board e dover pagare oltre 1000 euro per riottenere la licenza. Un pugilato professionistico che toglie ai pugili le opportunità e quindi le loro possibilità di guadagno porta via quello che é in realtà un lavoro a tempo pieno per alcuni combattenti.